Dolore all’anca: che esami fare per capire l’origine del dolore

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L’articolazione coxo-femorale: struttura anatomica e funzioni

L’articolazione dell’anca, o articolazione coxo-femorale, è l’articolazione che unisce la testa del femore con l’osso iliaco del bacino, più precisamente con la sua cavità articolare chiamata acetabolo. L’anca è un tipico esempio di enartrosi, cioè un’articolazione dotata di molta mobilità, dove una superfice sferica (la testa del femore) si unisce ad una cavità ossea (l’acetabolo).

L’articolazione coxo-femorale è formata da una capsula articolare, una serie di legamenti e alcune borse sinoviali. Inoltre, è strettamente connessa sia con i muscoli degli arti inferiori che con la parte posteriore della parete addominale (muscolo ileopsoas), ed è interessata dai nervi spinali del plesso lombosacrale. Le funzioni principali dell’anca sono di sostenere il peso della parte superiore del corpo e di permettere i movimenti dell’arto inferiore.

Dolore all’anca: quali sono le cause più frequenti e le zone maggiormente colpite

Il dolore all’anca può avere diverse origini, sia locali che provenienti da altre parti del corpo, per questo le cause possono essere molteplici e non sempre facili da individuare. Le zone in cui solitamente si manifesta il dolore all’anca vanno dal bacino al ginocchio, nello specifico:

  1. L’inguine (parte anteriore dell’anca);
  2. La parte esterna della coscia (zona laterale dell’anca);
  3. Il gluteo;
  4. La parte anteriore della coscia, solitamente fino al ginocchio;
  5. Il pube e l’interno coscia (parte interna dell’anca);
  6. La parte interna del ginocchio.

A seconda della localizzazione dei sintomi, la causa del dolore è da ricondursi alle seguenti problematiche:

  • Artrosi d’anca
  • Borsite
  • Capsulite adesiva dell’anca, detta anche anca congelata o fredda
  • Rigidità articolare
  • Ernia discale lombare
  • Retrazioni muscolari, in particolare dei muscoli Ileopsoas, Piriforme, Glutei e Tensore della Fascia Lata
  • Ernia inguinale
  • Pubalgia
  • Disfunzione dell’articolazione sacro-iliaca
  • Dolore proiettato da disfunzioni viscerali (ad es. rene, appendice, uretere, intestino ecc.)

Vediamo insieme alcune delle più comuni.

Coxoartosi all’anca

L’artrosi all’anca è una patologia frequente, che aumenta proporzionalmente con l’età. Si stima che nella fascia d’età sopra i 70 anni, la coxoartrosi all’anca colpisca il 10% dei soggetti e, nel 40% dei casi, si tratta di una forma di artrosi bilaterale.

Dal punto di vista clinico, i sintomi si manifestano inizialmente con un dolore sordo all’inguine o laterale a livello trocanterico (cioè nella parte alta ed esterna del femore), specialmente dopo lunghi periodi di carico. Il dolore può successivamente essere riferito alla parte anteriore della coscia o del ginocchio e con l’evolversi della patologia anche nella parte laterale e posteriore della coscia. In alcuni casi la sintomatologia può iniziare dal ginocchio.
Quando l’artrosi è in uno stadio iniziale, si preferisce optare per una terapia conservativa, con un programma fisioterapico incentrato su esercizi di mobilità, flessibilità, rinforzo muscolare e propriocettivi. Nei casi più avanzati, invece, è necessario l’intervento chirurgico di protesi all’anca.

Borsite all’anca

Con il termine borsite si intende l’infiammazione dolorosa di una borsa sierosa, cioè quelle piccole sacche di liquido che proteggono le articolazioni da attriti, sfregamenti e sollecitazioni eccessive. Nell’articolazione coxo-femorale, la parte più frequentemente colpita da questo tipo di infiammazione è la borsa trocanterica, situata nella parte laterale dell’anca.
Il sintomo più comune della borsite all’anca è il dolore nella zona alta laterale della coscia durante il carico, esacerbato anche dalla digitopressione dell’area. Il dolore può anche accentuarsi di notte, spesso rendendo impossibile dormire sul lato interessato dall’infiammazione.
La terapia è composta comunemente da riposo, terapia strumentale (Tecar o Laser), esercizi di stretching e farmaci antiinfiammatori. In alcuni casi il medico specialista può ritenere utile utilizzare la terapia infiltrativa per accelerare il recupero.

Dolore all’anca causato da un’ernia discale

Anche le ernie del disco lombari (definite anche “prolasso discale”) possono causare dolore all’anca. In particolare, le ernie lombari alte (L2-L3) con compressione del nervo femorale possono irradiare il dolore nella zona dell’inguine e della parte anteriore della coscia. Le ernie lombari basse (L4-L5), invece, possono provocare dolore nella zona del gluteo e della parte postero-laterale della coscia. In questi casi la terapia sarà diretta al rachide lombare, in quanto l’anca non è la causa principale di dolore.

Altre cause di dolore alle anche

Retrazioni e spasmi muscolari dei muscoli ileopsoas o piriforme possono dare origine ad un dolore tipico nella zona dell’inguine o del gluteo. In questi casi la fisioterapia e la terapia manuale sono la soluzione migliore.

Anche una disfunzione dell’articolazione sacro-iliaca può provocare un dolore trafittivo e puntiforme in zona sacrale, in questo caso però solo da un lato. La sensazione dolorosa spesso si irradia sul gluteo, sull’inguine e sulla parte posteriore della coscia, rendendo complicato distinguere questa situazione da problemi di origine lombare o altre problematiche legate all’anca.

 

Che esami fare per capire la causa del dolore e a chi rivolgersi

La diagnosi medica si basa sulla valutazione clinica, che associata alla valutazione fisioterapica, fornisce un bilancio sull’intensità del dolore, la rigidità articolare, la forza e la resistenza muscolare.
Per individuare la causa del dolore all’anca, il medico può avvalersi di esami strumentali come la radiografia, l’ecografia o la risonanza magnetica, al fine di avere un quadro completo sulla condizione ossea, cartilaginea e dei tessuti molli.

In qualsiasi caso la diagnosi spetta sempre al medico; il consiglio, perciò, è di rivolgersi al proprio medico di base, che in seguito ad una prima visita potrà valutare la necessità di esami strumentali. In alternativa, è possibile rivolgersi direttamente allo specialista ortopedico per una diagnosi definitiva. In seguito a questi accertamenti e una volta definita la causa del problema, è senza dubbio utile rivolgersi ad un fisioterapista specializzato in disturbi muscolo-scheletrici con il quale impostare il trattamento riabilitativo.

Come alleviare il dolore all’anca

Essendo l’anca un’articolazione molto complessa, formata da numerose strutture e dove la causa del dolore può essere sia locale che riferita da altre zone del corpo, la cosa migliore da fare è rivolgersi ad un medico specialista o un fisioterapista esperto di disfunzioni muscolo-scheletriche. In base alla loro valutazione si potrà impostare un programma di recupero personalizzato a seconda dell’origine del dolore.

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